Mia nonna ascoltava Monteceneri

Svizzera.

Per un valtellinese è quasi come essere a casa.

Se si pensa oltretutto che siamo stati sotto i Grigioni per un paio di secoli.

Poi è arrivato Napoleone a mettere tutto a soqquadro, gli austriaci hanno impedito in seguito il ricongiungimento e l’entrata nel Regno d’Italia ha messo le cose in chiaro una volta per tutte.

Sondrio al di qua delle Retiche, al di là Sankt Moritz.

All’inizio degli anni settanta ero un bambino e una delle gioie più grandi era ritornare a casa dalla tradizionale gita a Livigno passando sul passo della Forcola e attraversando un po’ di Svizzera: giù per i tornanti del Bernina fino alla frontiera a Tirano con la tappa obbligatoria per fare scorta di Ovomaltina.

Papà faceva benzina, e via tutti contenti.

Oggi il pieno a Poschiavo non conviene più e a Sondrio si trova il cioccolato ucraino Roshen.

Che non sarà eccelso, ma visto che lo fa il nuovo presidente a Kiev, l’oligarca Petro Poroshenko, fa molto trendy, un po’ come il Cioccovo di una volta.

That’s the globalisation!

Sarà, ma la Svizzera è sempre lì.

I termini di paragone sono cambiati, ma l’erba del vicino continua a essere quella più verde.

Prendiamo il terreno in cui mi muovo, i media: già mia nonna ascoltava Monteceneri lamentandosi della Rai.

Roba di quarant’anni fa.

La Rsi è oggi un modello d’informazione.

Per capire quello che succede nel mondo bisogna ascoltare il radiogiornale su Rete Uno, guardare il tg de La1 e gli approfondimenti di Falò.

La ‘Neue Zuercher Zeitung’ ha le migliori pagine di esteri in Europa.

Certo sono in tedesco, ma non si può avere tutto.

E poi, la cosa fondamentale: la Meteo.

Scritta con la maiuscola, perché si tratta di cosa sacra.

L’inaffidabilità delle previsioni italiane, tv, radio, internet, è notoria.

La Svizzera ci azzecca sempre, un mito, altro che gli orologi coronati che costano un occhio della testa e vanno come vogliono loro.

La Valtellina è troppo a nord per rientrare nelle previsioni italocentriche, per cui via con teletex o app per controllare in tv o sullo smartphone che tempo farà, con la sicurezza di non prendersi un temporalone quando si è per funghi in Valmalenco.

Stefano Grazioli