L’immigrazione negli Stati Uniti tra fine Ottocento e inizi Novecento

La ‘minaccia’ cattolica, quella cinese e quella derivante dall’arrivo degli ‘indesiderabili’

USA, anni Ottanta dell’Ottocento.
“I cattolici sono insopportabili.
Aumentano di numero visto che la maggior parte dei nuovi arrivati sono irlandesi.
Finiremo per diventare sudditi del papa”.
Queste, per sommi capi, le preoccupazioni da qualche tempo allora montanti degli wasp americani.
Necessario, quindi, provvedere organizzandosi.
Nasce così nel 1886 la ‘American Protective Association’.
Già nel precedente 1882, peraltro, una prima disposizione legislativa federale aveva vietato l’ingresso negli Stati Uniti ai condannati, ai malati di mente, ai nullatenenti e a chiunque non fosse in grado di dimostrare di potersi mantenere col proprio lavoro.
Nello stesso anno fu emanato il primo dei provvedimenti (‘Chinese Exclusion Acts’) intesi ad impedire l’arrivo di nuovi immigrati ‘gialli’.
Appoggiati dai sindacati che temevano la concorrenza dei ‘nuovi’ e i conseguenti ribassi dei salari, nacquero altri seri movimenti.
Da ricordare, in specie, la bostoniana ‘Immigration Restriction League’, datata 1894.
Furono i soci di questa Lega a pensare ad un ‘Esame preliminare di cultura’ al quale avrebbero dovuto sottoporsi tutti gli immigrati.
Naturale che solo ai pochissimi che l’avessero superato sarebbe stato dato il permesso di soggiorno.
Furono i presidenti Grover Cleveland, William Taft e Woodrow Wilson ad opporsi a tale esame opponendo il veto alle leggi che lo istituivano.
Alla fine, i divieti si estesero a quanti avessero malattie infettive, ai poligami (!?), alle prostitute, agli anarchici e “a chiunque sostenesse idee rivoluzionarie contro il governo americano”.
Per inciso, è nel 1892 che il mitico Ellis Island – un isolotto artificiale costruito con i detriti degli scavi della Metropolitana di New York – diventa (per esserlo fino al 1954) il maggior punto di ingresso USA per gli immigranti.
In precedenza, dal 1847, il controllo era esercitato nel forte nuovaiorchese di Castle Garden, in origine denominato Fort Clinton in onore dell’ex sindaco della Grande Mela, senatore e tre volte governatore dello Stato De Witt Clinton
(Visto che ci sono, ricordo che Bill Clinton – nato William Jefferson Blythe III – non è stato affatto il primo uomo politico USA di peso con questo cognome.
Oltre al predetto De Witt, va citato George Clinton, lo zio, per parte sua vice presidente degli States sotto due differenti capi di Stato e a propria volta governatore del New York per ventuno anni, record assoluto di durata in carica).

Mauro della Porta Raffo