Chaplin? Un ladro di storie

‘Monsieur Verdoux’, recitano i libri e le enciclopedie, “è un film del 1947 scritto, diretto, interpretato e prodotto da Charlie Chaplin”.

La verità, quanto all’origine della storia narrata (ma non solo), è diversa.

Il personaggio Verdoux (un ex bancario francese disoccupato che sposa e uccide ricche signore sole delle quali eredita i beni per mantenere la famiglia), difatti, è un prodotto della fervida fantasia di Orson Welles come, d’altronde, ricorda anche Billy Wilder nella sua autobiografia ‘Un viennese a Hollywoord’ dettata a Helmut Kasarek.

Ecco, invece, con quali parole Welles racconta al suo interlocutore Peter Bogdanovich nell’interessantissimo ‘Io, Orson Welles’ come nacque davvero Verdoux:

“Mi venne un’ispirazione in metropolitana; una di quelle cose da ‘eureka’, sul serio.

Vidi la pubblicità di un prodotto antiforfora, con la foto di un tipo di parrucchiere, piccolo, con la faccia raggiante, che faceva quel gesto che nel tipico francese da palcoscenico indica qualcosa di semplicemente troppo squisito per il linguaggio umano.

‘Avez vous Scurf?” ci chiedeva.

Ho pensato a Chaplin come Landru.

L’avevo già conosciuto a quel tempo attraverso Aldous Huxley.

Così andai a parlargliene.

‘Fantastico’, disse lui.

Io uscii, scrissi un copione e glielo mostrai.

‘Fantastico’, disse lui.

‘Lo reciterò per te’.

Ma poi, all’ultimo momento, fa:

‘No, non posso.

Non mi sono mai fatto dirigere da un altro.

Fammelo comprare’.

Io gliel’ho venduto e lui ne ha fatto ‘Monsieur Verdoux’.

Il mio titolo era ‘The Ladykiller’.

Sarebbe stato il suo primo ruolo non da ‘omino’…

Ho ancora una copia della sceneggiatura…”.

Ma la storia non finisce qui.

Al momento della contrattazione, l’autore di ‘Quarto potere’ aveva chiesto e ottenuto che all’inizio del film apparisse la scritta “Da un’idea di Orson Welles”.

Il giorno della prima, Chaplin entrò nella saletta di proiezione e con una lametta grattò via dalla pellicola quelle poche parole.

Mauro della Porta Raffo