Apocalisse e America Latina

Oratore potente e carismatico, scrittore fondamentale ai fini della conoscenza delle posizioni e contrapposizioni teologiche e delle loro conseguenze pratiche quanto all’America Latina – il Brasile in specie – nel Seicento, il gesuita e missionario Antonio Vieira va a mio modo di vedere ricordato per avere esplicitato un concetto fondante – forse ‘il’ concetto fondante – quanto all’azione appunto missionaria cristiana nel Nuovo Mondo.
Il Nostro, nella celeberrima – per inciso, dovrò procurarmi questo testo in versione integrale nonché quelli delle tre memorabili prediche pronunciate da Vieira a Bahia tra il 1638 e il 1640 – omelia della Epifania del 1662, così al proposito si espresse:
“…questa nuova terra e questi cieli sono la terra e il cielo del Nuovo Mondo scoperto dai Portoghesi…
Sì, perché questa è la terra e questi sono i cieli nuovi che Dio aveva promesso di creare…”
Evidente, fondamentale, il riferimento alla Apocalisse, laddove si legge:
“Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra…
Udii allora una voce potente ‘Ecco la dimora di Dio con gli uomini’…”
Come non dedicarsi conseguentemente anima e corpo alla missione se il mondo nel quale hanno la fortuna di vivere ed agire i cristiani intenti alla evangelizzazione è quello ‘nuovo’ promesso da Dio?
Se il cielo sotto il quale vivono è stato anch’esso garantito agli uomini dal Signore?

Mauro della Porta Raffo